Sollecito alla Provincia: a che punto sono i lavori per Via Filaro?

Il nostro Comitato ha inviato una nuova PEC al Presidente della Provincia di Frosinone per chiedere aggiornamenti concreti in merito ai lavori di sistemazione e messa in sicurezza di Via Filaro, a Cassino.

Dopo la nostra richiesta iniziale, accolta con disponibilità dall’Ente provinciale, abbiamo constatato solo qualche intervento di riparazione superficiale. Tuttavia, la strada presenta ancora ampi tratti danneggiati e pericolosi, e non ci è stata comunicata alcuna pianificazione ufficiale di lavori più strutturali.

📎 Abbiamo allegato alla PEC alcune fotografie che documentano lo stato attuale della strada.
📬 Nell’attesa di un riscontro, ribadiamo il nostro impegno nel monitorare la situazione e nel rappresentare i diritti e la sicurezza dei cittadini.

➡️ Leggi la richiesta inviata:
www.diritticittadini.it/strade/richiesta-di-intervento-urgente-per-la-sistemazione-e-messa-in-sicurezza-di-via-filaro

➡️ La risposta della Provincia:
www.diritticittadini.it/strade/via-filaro-la-provincia-accoglie-la-richiesta-del-comitato

Fibra ottica assente in località Giunture: il Comitato scrive al Comune per chiedere un intervento urgente

connettività

Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini ha inviato oggi una PEC ufficiale al Comune di Sant’Apollinare(FR) per segnalare l’assenza della fibra ottica nella zona Giunture, dove attualmente non è prevista alcuna copertura infrastrutturale.

In un’epoca in cui il diritto all’accesso a internet veloce è fondamentale per lavorare, studiare, comunicare e usufruire di servizi pubblici digitali, lasciare un’intera area scollegata significa penalizzare famiglie, studenti e attività locali.

Abbiamo chiesto che l’Amministrazione si attivi presso le autorità competenti per garantire pari diritti digitali a tutti i cittadini. La fibra non è un lusso: è un servizio essenziale.

Invitiamo la cittadinanza a unirsi alla nostra richiesta e a segnalare disagi simili scrivendoci o partecipando alle prossime iniziative del Comitato.

Silvio Persechino

Massimiliano Evangelista

SAN GIORGIO A LIRI: NO ALLA CAVA D’ARGILLA, I CITTADINI SI MOBILITANO PER DIFENDERE IL TERRITORIO

consorzio bonifica

San Giorgio a Liri, 1/04/2025 – Il “Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni” lancia un appello alla cittadinanza per impedire l’apertura di una cava d’argilla in località Morelle. Il progetto, che prevede lo sfruttamento di circa cinquanta ettari di terreno, desta forte preoccupazione tra i residenti, preoccupati per il devastante impatto ambientale e sociale che potrebbe derivarne.

Perché dire NO alla cava?

  • Distruzione del paesaggio e dell’ambiente: La cava comprometterebbe irrimediabilmente il paesaggio naturale e le aree agricole circostanti, incidendo negativamente sull’ecosistema locale.
  • Inquinamento e disagi: Il progetto comporterebbe un aumento significativo dell’inquinamento acustico e atmosferico, con il rischio di contaminazione delle falde acquifere e danni alla biodiversità della zona.
  • Sicurezza stradale a rischio: L’intensificarsi del traffico pesante sulla viabilità locale minaccerebbe la sicurezza dei cittadini e la qualità della vita nella comunità.
  • Mancanza di trasparenza: Ad oggi, non sono stati resi pubblici i dettagli dello studio di impatto ambientale né sono stati coinvolti i cittadini nei processi decisionali.

Vincoli di protezione dell’area

Dall’analisi della documentazione della zona, cartografica e tecnica disponibile, emergono diversi elementi critici:

  • Vincoli paesaggistici e ambientali: l’area è soggetta a restrizioni legate alla tutela del paesaggio e delle risorse naturali. Zone marcate in giallo e verde indicano la presenza di vincoli agricoli e ambientali che potrebbero ostacolare la realizzazione della cava.
  • Presenza di corsi d’acqua e falde acquifere: Le aree circostanti risultano caratterizzate da elementi idrici, che potrebbero essere a rischio di contaminazione a causa delle operazioni estrattive.
  • Classificazioni urbanistiche restrittive: Secondo la tabella tecnica allegata, alcune porzioni della zona in oggetto sono sottoposte a regolamentazioni specifiche che ne limitano l’uso industriale.

Questi elementi rafforzano la necessità di una verifica approfondita da parte delle istituzioni e di un confronto trasparente con la cittadinanza prima di procedere con qualsiasi autorizzazione.

Appello dei cittadini e di Legambiente

I sottoscritti cittadini di San Giorgio a Liri, in collaborazione con il Circolo Legambiente di Frosinone, consapevoli dell’importanza della salvaguardia ambientale del territorio, avendo appreso da voci precise e circostanziate circolanti da alcuni mesi di un progetto per la realizzazione di una cava d’argilla in Località Morelle, si rivolgono al Sindaco e al Consiglio Comunale affinché non venga concesso alcun benestare a iniziative come quella ventilata, che pregiudicherebbero in maniera probabilmente irreversibile l’integrità delle nostre colline e il loro valore paesaggistico.

Chiedono altresì che l’Amministrazione del Comune di San Giorgio a Liri manifesti fermamente la sua contrarietà verso nuovi progetti di attività estrattive nel territorio comunale e si attivi nelle sedi opportune affinché i processi autorizzativi che saranno eventualmente avviati si concludano con un diniego totale e definitivo.

Dobbiamo ricordare che il nostro territorio già soffre dell’impatto ambientale derivante dalle cave già presenti. Peraltro, alcune di esse risultano ormai dismesse da anni, senza che si sia provveduto alle necessarie attività di ripristino previste dalla normativa vigente.

Le principali criticità ambientali delle cave

Le attività estrattive comportano impatti significativi, tra cui:

  • Dilavazione del terreno: Le acque meteoriche portano a intorbidimento di ruscelli e torrenti, con conseguenti danni alla vita acquatica. I sedimenti possono contenere sostanze inquinanti come idrocarburi, metalli e tensioattivi, dannosi per l’ambiente.
  • Compromissione delle falde acquifere: L’attività estrattiva può alterare l’equilibrio idrico sotterraneo, esponendolo a contaminazioni pericolose.
  • Inquinamento atmosferico: Le polveri prodotte durante scavi, lavorazioni e trasporti rappresentano un rischio sanitario documentato per i lavoratori e per i residenti.
  • Rumore e vibrazioni: I mezzi meccanici di escavazione e il trasporto dei materiali causano disturbi costanti alla popolazione locale.
  • Gestione dei rifiuti di cava: Fanghi di decantazione e altri scarti non gestiti correttamente aggravano il degrado ambientale e paesaggistico.

Per tutte queste ragioni, i sottoscritti cittadini fanno appello alla sensibilità e autorevolezza delle istituzioni, chiedendo un’azione decisa per scongiurare ulteriori scempi ambientali nelle nostre amate colline. Chiediamo inoltre che si proceda senza indugio con le azioni necessarie per il ripristino ambientale delle cave di calcare dismesse presenti nel territorio comunale.

Unisciti alla mobilitazione!

Chiediamo al Sindaco di San Giorgio a Liri, all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio e a tutte le istituzioni competenti di garantire massima trasparenza sul progetto e di coinvolgere la cittadinanza in una consultazione pubblica. È inaccettabile che scelte così impattanti vengano calate dall’alto senza ascoltare la voce della popolazione.

Il Comitato invita tutti i cittadini a firmare la petizione ENTRO IL 10 APRILE per impedire la realizzazione della cava e difendere il diritto a un ambiente sano e vivibile.

Per aderire alla petizione, contattare entro il 10 aprile:

  • Della Rosa D.
  • oppure scrivere via email a [email protected]
  • oppure scrivere sui nostri canali social

Difendiamo insieme San Giorgio a Liri! Ogni firma conta, ogni voce è importante!

Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni

Silvio Persechino
Massimiliano Evangelista
D. Della Rosa

Rincari retroattivi delle tariffe del servizio Irriguo del Consorzio di Bonifica del cassinate: inaccettabili le conclusioni della nota congiunta del commissario straordinario Ricci e dell’assessore regionale Righini.

irrigazione

Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni esprime profondo dissenso e sdegno per le nota congiunta “Al Consorzio Valle del Liri tariffe tra le più basse del Lazio” del 21 marzo del commissario straordinario del consorzio di Bonifica cassinate, Sonia Ricci, e dell’assessore regionale al Bilancio, all’Agricoltura e Sovranità Alimentare, Giancarlo Righini.

Tale nota ignora completamente la realtà vissuta da centinaia di cittadini nonché dagli agricoltori
del territorio che si sono visti recapitare Avvisi di Pagamento con rincari retroattivi e inattesi dopo aver usufruito del servizio irriguo e dopo aver venduto e consumato i propri raccolti, con effetti devastanti sulla pianificazione economica aziendale e con un impatto disastroso sugli utenti privati che non traggono alcun ricavo economico dalla coltivazione della terra per tradizione familiare.

Un rincaro motivato con “spese energetiche impreviste” che viene comunicato nella Deliberazione n. 206 del 29/11/2024 e non in una nota di variazione di un ruolo emesso a priori della domanda irrigua.

A rendere ancor più devastante l’azione compiuta dai Dirigenti del Consorzio vi è l’entità del rincaro, stimato nella misura del 50% rispetto al ruolo irriguo 2023.

Il caso del 2024 è emblematico: la previsione del bilancio 2024 prevedeva una spesa per i ruoli irrigui pari a € 3.700.000 ma non  veniva parimenti emesso un ruolo irriguo.
In sede di rincaro l’Ente comunicava che per le spese energetiche la spesa per la materia energia erano lievitate di circa € 600.000, cifre che dovevano essere coperte dalle entrate delle cartelle di pagamento degli utenti che hanno richiesto il servizio.

Non appena ricevute le prime bollette, privati e professionisti si sono affidati ai loro Amministratori e alcuni hanno sposato la problematica portando centinaia di trattori in corteo dinanzi la sede consortile di Pontecorvo.
Gli stessi hanno parimenti inviato ricorsi in autotutela all’Ufficio protocollo del Consorzio ma le stesse non hanno mai avuto un riscontro.

In data 27/12/2024 una delegazioni di agricoltori con alcuni Amministratori locali incontravano la Commissaria Sonia Ricci in quel di Pontecorvo e la stessa ribadiva l’irrevocabilità della decisione presa.

Seguivano convocazioni della Consulta dei sindaci, incontri in Regione senza un nulla di fatto nonostante diverse testate giornalistiche continuamente riportavano l’attenzione da parte di chi di dovere alla problematica.

Il Consorzio è un ente pubblico che per legge dovrebbe  promuovere lo sviluppo dell’agricoltura ma ci si domanda come si possa praticare agricoltura in un’epoca di rincari generali seguiti anche da imposizioni retroattive.

Gli agricoltori lamentano costi elevati a fronte di una finestra irrigua di appena 5 mesi e che proprio nell’anno 2024 per far fronte alla sostituzione di numerosi idranti su molte linee idrauliche con idranti muniti di apparecchiatura di misurazioni, hanno comportato ritardi di apertura delle condotte anche di 45 giorni.

Su talune altre linee idrauliche come per la zona di Pontecorvo veniva dichiarato espressamente carenza della risorsa idrica e problemi di pressione.

Quindi ci si chiede come mai i costi energetici abbiano sortito un così elevato rialzo anche in presenza di un dato indiscutibile offerto da Arera che per l’annualità 2024 venivano mantenuti stabili e in netta discesa rispetto al 2023.

Silvio Perserchino

Massimiliano Evangelista

Edoardo Martone

Via Filaro: la Provincia accoglie la richiesta del Comitato

Dopo la nostra richiesta urgente per la sistemazione e la messa in sicurezza di Via Filaro, la Provincia di Frosinone ha risposto positivamente, annunciando un intervento che prevede:
Rifacimento del piano viabile con posa di conglomerato bituminoso
Ripristino della segnaletica orizzontale
Lavori previsti sulla S.P. 174 “Filaro” dal Km 1+300 al Km 4+300

Un ringraziamento va agli uffici della Provincia per l’attenzione dimostrata e per aver avviato l’iter per la realizzazione dell’intervento.

Il Comitato continuerà a monitorare i tempi di esecuzione e a sollecitare azioni concrete per garantire la sicurezza delle infrastrutture pubbliche.

Silvio Persechino
Massimiliano Evangelista


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Denuncia sulle irregolarità per la prenotazione dei visti presso l’Ambasciata d’Italia a Casablanca – Richiesta di intervento immediato al Ministero degli Affari Esteri

visti ingresso in italia

Cassino(FR), 16/02/2025 – Con la presente, il “Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni” denuncia pubblicamente le gravi difficoltà riscontrate nell’ottenere appuntamenti per le pratiche di visto presso l’Ambasciata d’Italia a Casablanca, tramite il portale ufficiale gestito da VFS Global (https://visa.vfsglobal.com/mar/fr/ita/login). Da due anni, cittadini e imprenditori segnalano l’impossibilità di prenotare appuntamenti per richiedere il visto.

Grave e preoccupante è il fatto che ci risulta che la prenotazione sia resa possibile solo tramite intermediari non ufficiali, che chiedono somme fino a 200 euro per garantire un appuntamento. Questa pratica non solo ostacola chi desidera visitare l’Italia per turismo, ma danneggia anche gli imprenditori interessati a stabilire relazioni commerciali nel nostro Paese, con evidenti ricadute negative per l’economia italiana.

Richieste del Comitato:

Il Comitato chiede al Ministero degli Affari Esteri un intervento urgente per:
• Indagare su queste gravi irregolarità e smantellare eventuali sistemi illeciti di prenotazione;
• Ripristinare un sistema trasparente, accessibile e privo di intermediazioni illecite;
• Garantire la tutela del diritto di accesso alle pratiche consolari per tutti i richiedenti.

Questa lettera è inviata anche tramite PEC al Ministero degli Affari Esteri per sollecitare un’azione immediata.

Per contatti e adesioni:

Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni
Massimiliano Evangelista

Preoccupazione per il progetto di cava d’argilla a San Giorgio a Liri (Località Morelle): i cittadini chiedono chiarezza e tutela del territorio

San Giorgio a Liri, 17/02/2025 – Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni esprime viva preoccupazione per la possibile apertura di una cava d’argilla in località Morelle a San Giorgio a Liri(FR). Secondo le notizie circolate, un’azienda avrebbe acquistato circa cinquanta ettari di terreno con l’intenzione di avviare questa attività estrattiva, sollevando dubbi e timori tra la popolazione.

La comunità locale teme che un simile intervento possa stravolgere l’equilibrio ambientale della zona. L’apertura della cava rischierebbe di deturpare il paesaggio e compromettere le aree agricole, portando con sé inquinamento acustico e atmosferico e un aumento del traffico pesante, con inevitabili conseguenze sulla sicurezza stradale. Non meno preoccupante è il possibile impatto sulle falde acquifere e sull’ecosistema locale.

Il Comitato si fa portavoce delle istanze dei cittadini, chiedendo al Sindaco di San Giorgio a Liri, all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio e a tutte le istituzioni competenti di fare chiarezza sul progetto e sugli iter autorizzativi in corso. È fondamentale che vengano resi pubblici gli studi di impatto ambientale e che la comunità sia coinvolta attraverso assemblee pubbliche, garantendo così trasparenza e partecipazione.

Il Comitato si impegna a monitorare attentamente la situazione e a promuovere iniziative per informare e sensibilizzare i cittadini. La tutela del territorio e il diritto a essere ascoltati restano al centro della nostra azione.

Silvio Persechino
Oreste Macari
Massimiliano Evangelista


Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni aderisce alla manifestazione contro gli aumenti delle tariffe consortili

trattore

COMUNICATO STAMPA

Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni aderisce alla manifestazione contro gli aumenti delle tariffe consortili

Cassino, 05/02/2025 – Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni annuncia la propria adesione alla manifestazione in programma per sabato 8 febbraio 2025 a Cassino, organizzata dal Comitato Spontaneo XXIII Dicembre per protestare contro l’aumento delle tariffe consortili imposte dal Consorzio di Bonifica.

Il Comitato, da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei cittadini e nella tutela delle categorie produttive, parteciperà attivamente alla mobilitazione con i propri mezzi agricoli, unendosi ai tanti agricoltori che scenderanno in piazza con i loro trattori per far sentire la propria voce contro provvedimenti ingiusti e dannosi per il settore.

La nostra adesione a questa manifestazione è un atto dovuto nei confronti di tutti i cittadini e imprenditori penalizzati da decisioni che rischiano di mettere in ginocchio un comparto fondamentale per l’economia locale. Chiediamo con forza che le istituzioni ascoltino le istanze della comunità e agiscano per correggere queste iniquità” – dichiara Silvio Persechino, agricoltore e presidente del Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni.

L’evento rappresenta un momento cruciale per riaffermare la necessità di un confronto trasparente tra istituzioni e cittadini, affinché siano garantite politiche eque e sostenibili per tutti. Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le imprese a unirsi a noi per difendere i diritti della comunità.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, visitate il nostro sito ufficiale: www.diritticittadini.it

Silvio Persechino
Massimiliano Evangelista
Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni

Sant’Angelo in Theodice: richiesta interventi urgenti su Via Mandrine e Via Casali San Montino

Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni richiede interventi urgenti su Via Mandrine e Via Casali San Montino

Il Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni denuncia la grave situazione in cui versano Via Mandrine e Via Casali San Montino, situate nella frazione di Sant’Angelo in Theodice, nel territorio comunale di Cassino.

Le condizioni attuali delle strade, caratterizzate da buche pericolose, avvallamenti e mancanza di segnaletica adeguata, rappresentano un serio rischio per la sicurezza dei cittadini. La situazione è stata più volte segnalata dai residenti, preoccupati per il crescente numero di incidenti e danni ai veicoli.

“Non possiamo accettare che strade fondamentali per la comunità restino in uno stato di abbandono così evidente. Chiediamo al Comune di Cassino di intervenire con urgenza per garantire la sicurezza dei cittadini”, dichiarano Silvio Persechino, Massimiliano Evangelista e Giuseppe Bosco.

Il Comitato ha inviato una comunicazione ufficiale al Sindaco e all’Ufficio Manutenzione, richiedendo:

  • Il ripristino del manto stradale.
  • L’installazione di una segnaletica adeguata.
  • Un piano di manutenzione periodica.

Il Comitato sottolinea che la manutenzione stradale dovrebbe essere ordinaria e non straordinaria. Esortiamo pertanto le istituzioni a dotarsi di piani di monitoraggio e manutenzione periodica delle strade, al fine di prevenire situazioni di emergenza e garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

Il Comitato confida in un rapido intervento da parte delle autorità competenti e ribadisce il proprio impegno per la tutela dei diritti dei cittadini e per il rispetto dei doveri delle istituzioni.



Il Comitato chiede interventi urgenti per la sicurezza stradale, l’illuminazione pubblica e la gestione della vegetazione in Via Maria Genova e Via Pisciariello

Il COMITATO PER LA LIBERAZIONE DEI DIRITTI DEI CITTADINI E LA RESTAURAZIONE DEI DOVERI DELLE ISTITUZIONI ha inviato una richiesta formale ai Comuni di Cassino e Pignataro Interamna, sollecitando interventi urgenti per il ripristino del manto stradale, la sistemazione dell’illuminazione pubblica e la gestione della vegetazione in Via Maria Genova e Via Pisciariello.

Le condizioni attuali di queste strade rappresentano un grave rischio per la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti. Inoltre, l’insufficienza dell’illuminazione pubblica e la presenza di vegetazione non curata, inclusi rami sporgenti e fossi ostruiti, accentuano il pericolo, specialmente nelle ore serali e notturne.

«Come Comitato, riteniamo che la sicurezza stradale e un’adeguata manutenzione debbano essere attività ordinarie e non straordinarie» – ha dichiarato il Presidente del Comitato. «Abbiamo chiesto agli enti competenti di intervenire con urgenza, di dotarsi di un piano di manutenzione e monitoraggio ordinario delle strade, e di informare i cittadini sui tempi e le modalità dei lavori».



Il Comitato continuerà a monitorare la situazione e a sensibilizzare le istituzioni affinché vengano adottate soluzioni rapide e concrete.

Silvio Persechino
Oreste Macari
Massimiliano Evangelista